Covid. Fiaso, i ricoveri balzano al 25,8%, i pazienti pediatrici all’86%

Ricoveri covid

Subisce una brusca accelerata il tasso di crescita dei ricoveri per covid negli ospedali sentinella Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere). Si tratta di un incremento del 25,8%, mentre i pazienti pediatrici raddoppiano: i ricoveri di under 18, nel monitoraggio del periodo 28 dicembre – 4 gennaio, fanno registrare un’impennata dell’86%. Stabile la proporzione vax e no vax: in terapia intensiva il 72% è non vaccinato, mentre i vax sono il 28%.

A dirlo l’ultimo report degli ospedali sentinella della Fiaso, 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio italiano. La rilevazione è stata effettuata in data 4 gennaio e riguarda un totale di 1.860 pazienti adulti e 123 pediatrici.

Nei reparti ordinari la presenza di pazienti non vaccinati è del 52%. Permane la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 71 anni, i secondi 63 anni. Diverso anche lo stato di salute tra le due categorie: il 70% dei vaccinati ricoverati soffre di gravi patologie, mentre circa la metà dei pazienti non vaccinati (49%) era in completa buona salute prima del Covid.

In una settimana la crescita nei reparti intensivi negli ospedali sentinella Fiaso è stata del 13%, più bassa rispetto a quella registrata nei ricoveri ordinari. La proporzione tra pazienti vax e no vax rimane stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. La metà di no vax, prima di finire in ospedale, godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età dei non vaccinati in terapia intensiva è molto ampio: il più giovane ha 18 anni, il più anziano 83 anni. Di contro i vaccinati in terapia intensiva sono il 28%: oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino e per l’85% dei casi sono persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.

Nella settimana 28 dicembre-3 gennaio crescono dell’86% i pazienti sotto i 18 anni. Nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella il numero dei bambini ricoverati è passato da 66 a 123 ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva da 2 a 6 in una settimana. Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni ed è dunque in una fascia di età non vaccinabile.

“La stagione invernale determina un atteso aumento della circolazione dei virus respiratori e del ricorso all’ospedalizzazione ed è prevedibile che nelle prossime settimane il peso sugli ospedali possa crescere ulteriormente – dichiara il Presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. Quello che stiamo osservando, inoltre, è che un numero significativo di pazienti che arrivano in ospedale per altre malattie (traumi, tumori, scompensi cardiocircolatori) all’atto del ricovero, che prevede il tampone, vengono trovati portatori dell’infezione da Covid ma senza sintomi di malattia e questo aumenta la pressione nelle aree Covid delle strutture sanitarie. Il raddoppio dei ricoveri pediatrici, in particolare i bambini sotto i 4 anni, deve indurre a una rapida accelerazione della campagna vaccinale: il vaccino degli adulti ad oggi rappresenta l’unica arma che abbiamo a disposizione per proteggere i più piccoli e più fragili che non possono ancora essere vaccinati”.

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