Il presidente della Federazione dei medici italiani (Fnomceo), Filippo Anelli, non ha fatto mancare la solidarietà dei camici bianchi al collega Giorgio Falcetto aggredito recentemente.
“Ancora un medico aggredito brutalmente nel luogo che dovrebbe essere più sicuro: il parcheggio del suo ospedale. Siamo vicini alla famiglia, ai colleghi degli Ordini di Milano, dove è avvenuto il fatto, e di Biella, cui il medico è iscritto”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta il grave episodio di violenza perpetrato ai danni di Giorgio Falcetto, chirurgo del Policlinico San Donato, ferito a colpi di machete, pare per futili motivi, nel parcheggio del nosocomio.
“Non importa se l’aggressione sia stata scatenata da fattori estranei all’attività lavorativa – aggiunge Anelli – come sembra da una prima ricostruzione dei fatti. Un tempo, gli ospedali erano luoghi rispettati, perché era là che si curava la malattia e si leniva il dolore. Oggi sono diventati i luoghi dove la sofferenza si trasforma in rabbia, dove si pretende subito e ad ogni costo un soddisfacimento, non conta se possibile o meno, dei propri bisogni. Luoghi in ogni caso non sicuri, dove una lite può degenerare in tragedia”.
“Abbiamo necessità – conclude Anelli – di recuperare la dimensione umana nell’assistenza, il calore umano della solidarietà che è alla base della relazione di cura, il rispetto che si deve a chi lavora per combattere le malattie. Per questo chiediamo più professionisti, perché maggiore e migliore sia il tempo dedicato a ogni persona. Nel contempo, serve una maggiore sorveglianza, l’impiego di tutti quei sistemi di sicurezza che restituiscano a tutti la serenità necessaria per esercitare questa delicata professione”.