L’azienda sanitaria locale di Salerno ha varato il piano regionale per il recupero delle liste di attesa.
In pratica, “i cittadini/utenti – si legge in una nota diffusa dall’Asl – che, per vari motivi, non possono e non intendono più usufruire della prestazione a suo prenotata, sono chiamati a fare la loro parte, contattando il Centro unico di prenotazione (Cup) dell’Asl Salerno o utilizzando gli altri canali previsti”.
In questo modo, con la rinuncia alla prestazione, essa non andrà persa, ma potrà essere riprogrammata e messa a disposizione di altri utenti che sono in lista di attesa e che saranno richiamati per anticipare la prenotazione.
Una decisione che non trova d’accordo il Comitato “Etica & Salute” che pone una questione di principio. “Appare assai paradossale che l’Asl Salerno, – recita una nota del comitato – in affanno nella capacità di garantire servizi e prestazioni sanitarie, in tempi ragionevoli e umani, se ne esca oggi (ieri, ndr) con un laconico comunicato in cui scriva che “nell’ambito del “Piano Operativo Regionale per il recupero delle Liste di attesa, ha adottato una serie di misure finalizzate a ridurre i tempi di attesa, riorganizzare le liste e riarticolare le agende”.
In sostanza, a quanto pare, gli stessi utenti che da mesi hanno atteso una prestazione, prenotando e pagando il ticket per un servizio non reso, e che magari hanno dovuto arrangiarsi o trovare altre modalità, ora debbano chiedere scusa di aver “intasato” la coda e annullare la prenotazione.
Se questa non è follia, non sapremmo come definire queste comunicazioni”.
Inoltre, lo stesso Comitato, punta l’indice su un ulteriore aspetto: Attendiamo di sapere invece come intendono smaltire e garantire le prestazioni a centinaia di cittadini che rischiano, per quelli che hanno atteso sinora, di essere pure beffati dal pagarsi tutto il costo perchè si è nuovamente ridimensionato o terminato il ciclo dell’esenzione ticket previsto dal plafond regionale.
Nelle prossime settimane convocheremo un tavolo allargato con tutte le sigle di utenti e consumatori perchè si avvii un monitoraggio sulle diverse anomalie ed attività compiute senza alcuna condivisione dai vertici Asl ed auspichiamo una sinergia con i comuni del territorio”.
Infine, non è mancata la proposta: “Sia l’efficiente Cup a fare il lavoro che gli spetta, con decine di amministrativi impiegati in altre faccende affaccendati e garantiscano servizi concreti“.
Probabilmente, sull’iniziativa dell’Asl Salerno, potrebbero esserci ulteriori risvolti, soprattutto da parte degli utenti e dei consumatori.
Giuseppe Colamonaco