Sanità come investimento sociale e non come spesa

Medici ucraini

Lettera aperta al ministro della Salute Orazio Schillaci e al presidente della Regione Puglia Emiliano. Il No alla burocrazia da parte dell”Intersindacale Medici Puglia (FP CGIL medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS medici).

“Da anni l’Intersindacale Medici Puglia segnala le difficoltà in cui versa il sistema sanitario nazionale e regionale. Tanti i problemi tra cui due sono davvero esiziali: la burocrazia e le incompatibilità”, così una nota dell’Intersindacale Medici Puglia rende nota una lettera aperta al Ministro della Salute, Orazio Schillaci e al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Da più parti s’ipotizza un rilancio della medicina di famiglia con la telemedicina e la diagnostica di primo livello: ebbene tutto ciò è di difficile attuazione dato il livello di burocratizzazione che grava sul lavoro del medico. La burocratizzazione, inoltre, complica fortemente la vita dei malati, che sono angosciati perché devono percorrere un vero labirinto, rappresentato dalle pratiche, in un momento in cui, a causa della malattia, cercano solo assistenza e cura. Questa condizione non è più tollerabile!”.

“Per queste ragioni ci rivolgiamo al Ministro della Salute, Orazio Schillaci e al Presidente Regione Puglia, Michele Emiliano nonché Vice Presidente della Conferenza Stato-Regioni, ciascuno per le proprie competenze, affinché intervengano così da eliminare questa esasperante burocrazia in campo sanitario. Non intervenire sarebbe come tirare il colpo di grazia ad un Sistema Sanitario ormai agonizzante!”.

“Spetta al Governo e alla Regione, data la criticità ed improcrastinabilità del momento, dare un segnale per non essere complici di anni di scellerata gestione della sanità in cui vi è stata una mancanza di programmazione e conseguente cattiva gestione. Le Note AIFA, lo diciamo molto chiaramente, vanno abolite, insieme ai piani terapeutici (burocrazia nazionale) e le prescrizioni di presidi terapeutici (burocrazia regionale) che occupano il 73% del tempo del lavoro del medico e oltre il 50% delle prenotazioni di visite specialistiche nelle liste d’attesa. Le Note AIFA non hanno nessuna utilità sul piano scientifico ma necessarie solo ai fini del contenimento della spesa farmaceutica e quindi di nessuna pertinenza medica”.

“Tutte le soluzioni che si prospettano nel PNNR, continua la lettera aperta, sono destinate a fallire se non si procede a riportare il lavoro del medico ai suoi specifici compiti istituzionali che sono: la prevenzione, la diagnosi e la cura. Non bisogna dare retta agli apparati, che gestiti da burocrati non possono che produrre burocrazia di cui la sanità non ha alcun bisogno”.

“Bisogna, invece, superare la visione della sanità come spesa, riportandola alla sua dimensione d’investimento sociale: un ambito che produce salute per tutte le cittadine e i cittadini nel momento della malattia. Da questo anno continuerà, e anzi s’incrementerà, la cosiddetta gobba pensionistica aumentando in modo importante il numero di pensionamenti dei medici. Si ridurrà, ancora di più, il numero dei medici e per questo diventa paradossale mantenere l’attuale sistema di incompatibilità che riduce gli spazi professionali di quei medici che, per competenze maturate o per specializzazioni di cui sono in possesso, volessero concorrere a ricoprire incarichi anche in quei settori sanitari in sofferenza perché carenti di medici. Chiediamo al Ministro della Salute, Orazio Schillaci e al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano risposte concrete”.

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